Coronavirus, la conferenza stampa dell’Iss di venerdì 23 luglio. Brusaferro: “L’incidenza è raddoppiata, completare le vaccinazioni”.
ROMA – Ritorna il consueto appuntamento del venerdì con la conferenza stampa dell’Iss per commentare l’ultimo monitoraggio sul coronavirus. “L’Rt – ha detto il presidente Brusaferro riportato da La Repubblica – si proietta a 1,55, si sta abbassando l’età media dell’infezione a 25 anni e l’età media di ricovero in terapia intensiva a 55. La variante Delta sta aumentando, mentre sta decrescendo quella Alfa […]“.
Brusaferro sui vaccini
Il presidente dell’Iss ha fatto il punto sui vaccini: “Oltre il 50% tra 20 e 29 anni ha fatto almeno una dose di vaccini e questo è un dato importante. Stanno crescendo le vaccinazioni. Ma seppur l’incidenza è raddoppiata, l’impatto sui servizi sanitari è limitato, ma la variante Delta aumenta e diventerà dominante. Da qui l’importanza di completare il ciclo vaccinale e rispettare le misure di distanziamento e l’uso delle mascherine“.
Speranza: “Le vaccinazioni proseguono a ritmo incalzante”
Anche il ministro Speranza si è soffermato sull’emergenza coronavirus intervenendo alla presentazione del Rapporto Nazionale sull’Uso dei Farmaci in Italia. “Il nostro Paese – ha detto il titolare del Dicastero della Salute, riportato dall’Ansa – supererà nella giornata di oggi (venerdì 23 luglio 2021) 64 milioni di dosi somministrate. Un numero straordinario. Procediamo a ritmo incalzante: nelle ultime giornate ci sono state circa 570mila dosi somministrate ogni giorno“.
L’Italia resta in bianco
Monitoraggio che non cambia i colori dell’Italia. I nuovi parametri sono stati fondamentali per consentire all’intero Paese di rimanere in fascia bianca. L’incidenza in molte regioni, infatti, è arrivata sopra i 50 casi per 100mila abitanti, ma i bassi tassi di ospedalizzazione hanno consentito a non modificare il quadro complessivo italiano almeno fino ad agosto.
La situazione, come detto in più di un’occasione, continua ancora ad essere sotto controllo e non ci sono particolari segnali di ripresa della pressione sui servizi sanitari. E le prossime settimane saranno decisive per avere dei dati più certi.